La Tomografia Computerizzata (TC o TAC) può innescare il cancro in uno su 80 pazienti, lo sostiene un nuovo studio.
Un tale livello di rischio è di gran lunga superiore a quello di 1 su 1.000 che sono generalmente citati e utilizzati in altri studi.
Se i risultati sono veri, potrebbe significare che le TC causano migliaia di casi in più di cancro rispetto a quanto ipotizzato dalle precedenti stime.
La TC, fa un uso di maggiori raggi X rispetto alla tradizionale radiografia, ciò per costruire dettagli in 3D delle immagini di organi interni, vasi sanguigni, ossa o tumori.
Tutti i raggi X sono associati con un rischio aumentato di cancro Slim, ma la nuova ricerca indica che possono essere più pericolosi di quanto si pensasse.
Tutti i raggi X sono associati con un rischio aumentato di cancro Slim, ma la nuova ricerca indica che possono essere più pericolosi di quanto si pensasse.
I risultati dello studio americano pubblicato sulla rivista Archives of Internal Medicine ha mostrato pure che le dosi di radiazioni TC erano generalmente più elevati rispetto a quelle solitamente riportate.
E' una buona norma evitare di effettuare TC quando non è proprio strettamente necessario, ma oggi gli assistiti stessi pressano per una TC che rassicuri psicologicamente, spesso senza essere sufficientemente avvisati dei rischi.
L'allarme si estende anche all'esame diagnostico “panoramica dentale” che serve a verificare con precisione la posizione dei denti. Ormai quasi tutti i bambini vengono sottoposti a questo esame diagnostico, forse con troppa leggerezza. Il quesito che si pone è se sia proprio necessario questo esame, non potrebbero, infatti, bastare modelli e foto?
Il rischio di tumore, secondo gli esperti, cresce con la dose radioattiva, in modo lineare e senza che esista una soglia al di sotto della quale la probabilità è nulla!
Partendo dalla rivalutazione della pericolosità delle radiografie e che i bambini, con questo esame, si ritrovano già a pochi anni con delle radiazioni che coinvolgono la testa, ci si chiede se non sia possibile evitarle e se non possano essere utilizzati altri metodi escludendo una radiografia già in tenera età. La quantità di radiazioni non sono certo elevate, mediamente 0,01 mSv per 1 proiezione, ma coinvolge la testa (una radiografia del torace equivale a 0,02 mSv).
Il quesito è tutt'altro che semplice, ormai tutti gli studi odontotecnici richiedono con troppa superficialità la radiografia panoramica denti, che consente una visione completa dell'anatomia dei denti, del parodonto del paziente e costituisce la base sulla quale impostare successivi approfondimenti per una più fine esigenza diagnostica.
I fornitori degli apparecchi per la radiografia dentale sponsorizzano questi benefici: "Non tutti i problemi a denti e tessuti circostanti possono essere visti durante la visita dentistica; una radiografia può essere quindi utile nel rivelare la presenza di piccole carie tra dente e dente, malattia parodontale, ascessi, cisti e/o altre anomalie, oltre a permettere una pianificazione accurata di trattamenti implantari, protesici e ortodontici. Diagnosticare e trattare i problemi dentali durante la fase iniziale, può farvi risparmiare tempo, denaro e disagi evitabili, mantenendo così denti e gengive sani a lungo."
Però, alla luce dei recenti allarmi e la constatazione che ben il 600% in più sono le radiazioni assorbite dagli italiani negli ultimi 25 anni, tanto infatti è aumentata l'esposizione alle radiazioni ionizzanti per scopi diagnostici, forse sarebbe proprio il caso che l'ortodonzia, che è la parte dell'odontoiatria che si occupa della correzione della posizione dei denti, migliorando la masticazione e l'estetica; si preoccupi di ricercare metodi alternativi, limitando l'uso radiologico ai casi strettamente necessari, soprattutto per i bambini.
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