giovedì 24 luglio 2014

FARMACI: 5 casi celebri di EFFETTI COLLATERALI

Il caso più recente su cui si cerca di fare luce è quello delle statine, capaci di abbassare il colesterolo ma potenzialmente responsabili di aumentare leggermente il richio di diabete . Ma quali sono i farmaci con gli effetti collaterali più celebri? 
Negli ultimi anni, infatti, tanti sono i farmaci finiti sotto accusa. Il capostipite di tutti gli scandali è il talidomide, un sedativo che tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta ha causato la nascita di migliaia di bambini focomelici, con gravissime malformazioni agli arti. Veniva prescritto alle donne incinte, ignorando gli effetti teratogeni sul feto. Fu ritirato nel 1961. 
Con il talidomide nasce di fatto la farmacovigilanza. Oggi è tornato in circolazione come antitumorale.  




In tempi più recenti, eclatanti sono stati i casi della: 

  1. Cerivastatina, il farmaco contro il colesterolo, ritirato per aver causato la morte di 52 pazienti per rabdomiolisi, e il caso del 
  2. Rofecoxib, l’antiinfiammatorio non steroideo approvato nel 1999 e tolto dal commercio nel 2004 anni dopo aver ucciso migliaia di persone per infarto e morte cardiaca improvvisa. Oltre 30 mila le denunce che hanno sommerso la causa produttrice accusata di aver tenuto nascosti i dati sulla cardiotossicità. 
  3. Rimonabant, un farmaco anti obesità aiutava sì a dimagrire, ma aumentava il rischio di depressione e suicidio. 
  4. Rosiglitazone, antidiabetico, è stato impiegato per anni da milioni di persone, prima di scoprire che provocava problemi cardiaci fatali. Nel 2010 è stato sospeso dal mercato europeo. 
  5. Sotretinoina, potente farmaco anti-acne è stato soggetto a forti limitazioni nell’utilizzo, in un primo tempo troppo disinvolto tra i dermatologi, per l’elevatissimo rischio teratogeno in gravidanza, simile al talidomide. Anche farmaci di più largo consumo possono rivelarsi un boomerang a distanza di tempo.  


Il nimesulide, ancora oggi l’antiinfiammatorio più usato in Italia, è stato ritirato in Finlandia, Spagna, Irlanda e Belgio per la sua tossicità epatica. In Italia, l’Agenzia del farmaco ha emanato provvedimenti per limitarne l’utilizzo, stabilendo che non se ne può vendere più di una scatola con ricetta e che questa, contrariamente a quanto si faceva in passato, dev’essere trattenuta dal farmacista. Il 23 giugno, l’Agenzia regolatoria europea (Ema) ha limitato ulteriormente le indicazioni d’uso del nimesulide che può essere prescritta solo per il trattamento per il dolore mestruale e acuto in generale, non più per l’ osteoatrosi. Nel mirino delle agenzie regolatorie anche gli psicofarmaci a base di fluoxetina ( Prozac): impiegati contro la depressione, hanno una sfilza di effetti collaterali che continua pericolosamente ad allungarsi.  
Attenzione… 



Fonte: http://daily.wired.it/
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