martedì 18 novembre 2014

FANS rischiosi per cardiopatici, anziani e non solo? Oggi è possibile una nuova SOLUZIONE SENZA FARMACI...

Il 35% delle italiane, più di una su 3, soffre di dolore cronico. Una sofferenza di intensità medio-elevata che nella metà dei casi colpisce testa, ossa, muscoli e articolazioni, e che compromette umore, sonno e intimità di coppia. Per cercare soluzioni il 60% si rivolge al medico (nel 51% dei casi a quello di famiglia, nel 49% allo specialista) e 4 su 5 assumono farmaci, soprattutto antinfiammatori non steroidei (i Fans, nel 64% dei casi), per controllare il male cronico come pure gli episodi acuti. Ma il 59% delle pazienti non è soddisfatto della terapia e 2 su 5 sono preoccupate per i possibili effetti collaterali. 

Questa la fotografia scattata dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda), intervistando un campione di 1.000 donne italiane dai 35 ai 98 anni.
I risultati emersi dall'indagine, condotta con il sostegno del Centro studi Mundipharma e presentata oggi a Milano, confermano i dati epidemiologici secondo cui molte delle patologie causa di dolore cronico sono malattie 'in rosa'. Onda ha quindi deciso di coinvolgere gli ospedali a misura di donna, premiati con i bollini rosa, nel progetto Cardiopain.

L'obiettivo dell'iniziativa è "migliorare la gestione del dolore attraverso una corretta formazione degli operatori sanitari e una loro maggiore consapevolezza circa l'importanza di prescrivere terapie appropriate, nel rispetto anche delle indicazioni e note Aifa".



"In Italia la cultura del dolore non è ancora adeguatamente diffusa tanto che, dopo 4 anni e mezzo dall'approvazione della legge 38 e gli sforzi compiuti per la sua applicazione, prevale tuttora l'opinione che il dolore sia un compagno inevitabile della malattia", osserva la presidente di Onda, Francesca Merzagora. "Nel settembre 2013 - ricorda - l'ospedale di Roccadaspide (Salerno) ha avviato, coinvolgendo le Unità operative di Cardiologia, Chirurgia, Lungodegenza riabilitativa, Medicina e Ortopedia, il progetto pilota Cardiopain che prevede l'inserimento nella lettera di dimissione di un esplicito ammonimento in merito all'uso di farmaci antinfiammatori non steroidei e di inibitori selettivi della Cox-2 in pazienti cardiopatici. L'iniziativa ha raccolto l'adesione di 64 ospedali in tutta Italia, andati ad aggiungersi ai 6 ospedali già attenti al tema. Le strutture entreranno a far parte del network Cardiopain e ai loro operatori sarà offerta la possibilità di fruire di corsi di formazione online e residenziali".

"In Italia i Fans sono ampiamente utilizzati in caso di dolori osteoarticolari - spiega Zoran Olivari, direttore del Dipartimento cardiovascolare dell'ospedale Ca' Foncello di Treviso - Si stima che oltre il 50% di cittadini fra i 60 e gli 80 anni li usi, con frequenza variabile, spesso impropriamente e su autoprescrizione. Un utilizzo così esteso dipende anche dalla scarsa conoscenza dei potenziali effetti dannosi di questi farmaci: oltre ai danni gastrointestinali, possono contribuire ad aumentare la pressione e il rischio di eventi trombotici in vari distretti circolatori. In persone già cardiopatiche è stato calcolato un aumentato rischio di infarto miocardico del 37%, di ictus del 21% e di scompenso del 18%. Ogni 60 cardiopatici che assumono anche Fans, si avrà un evento grave (decesso, infarto o ictus) che altrimenti non sarebbe accaduto".

Per questo "quando un paziente lascia il nostro reparto di Cardiologia a Treviso nella lettera di dimissione viene sistematicamente riportata l'attenzione sul problema, citando la relativa nota Aifa che sconsiglia l'utilizzo di Fans nella maggior parte dei cardiopatici", conclude l'esperto. "Il tema sollevato da Onda e dall'iniziativa Cardiopain è quanto mai attuale - sottolinea Roberto Bernabei, direttore del Dipartimento per l'assistenza sanitaria di geriatria, neuroscienze e ortopedia dell'università Cattolica di Roma - Gli anziani sono i primi a sopportare stoicamente il dolore, considerato quasi 'normale' alla loro età. E sono anche i più restii all'assunzione di farmaci efficaci e potenti come gli oppiacei, peraltro di scelta in molte tipologie di dolore, secondo tutte le evidenze scientifiche.

"Il progetto Cardiopain - commenta Marco Filippini, general manager di Mundipharma Italia - è un esempio concreto di come si possa coniugare la nota 66 di Aifa con l'appropriatezza prescrittiva: troppi antinfiammatori somministrati in modo errato o per troppo tempo non servono a lenire il dolore ma potrebbero rivelarsi pericolosi".

Un farmaco può essere sicuramente utile in casi di emergenza, ma non rappresenta certo la soluzione per un'emicrania ricorrente o dei dolori cronici simili!

Gli antinfiammatori, dati quindi i rischiosi effetti collaterali, non possono essere una soluzione sicura per combattere o risolvere questi sintomi così diffusi.

Qual'è la soluzione più efficace allora? 

Il riallineamento della prima vertebra cervicale (Atlante), è il trattamento che ad oggi sta ottenendo il maggior numero di successi nel mondo.

A comprova di ciò, le tante testimonianze positive che è possibile trovare in rete da parte delle persone che hanno avuto modo di beneficiare del riallineamento dell'Atlante attraverso il metodo Atlantomed®
Disturbi cronici conseguenti ad un colpo di frusta, come anche l'emicrania o il mal di testa ricorrenti, ora trovano una semplice e logica spiegazione nel disallineamento della vertebra Atlante. La correzione di questa vertebra rappresenta una soluzione concreta, spesso completamente risolutiva, senza essere costretti a fare continuamente uso di farmaci con i loro effetti collaterali.



Nel marzo del 2010 il Dr. Hans-Joachim Theis, professore presso l'Inkam Institute, ha analizzato i risultati del metodo Atlantomed® (riallineamento della prima vertebra cervicale) su un gruppo di 504 candidati provenienti da diversi paesi.


Risultato?
Questo rivoluzionario metodo e tanto innovativo quanto efficace, non presenta alcun rischio, viene eseguito in una sola seduta e stando ai risultati emersi dal nostro studio, è in grado di offrire giovamento al 95% delle persone che vi si sottopongono” - spiega il Dr. Hans-Joachim Theis.


risultati dello studio parlano chiaro: l'82% delle persone trattate, ha dichiarato di aver sperimentato una diminuzione della propria emicrania mentre il 39% ha addirittura ottenuto la scomparsa definitiva del problema. E il mal di testa?

Dati confortanti anche qui: l'87% delle persone trattate hanno affermato di aver beneficiato di una considerevole diminuzione del fenomeno e il 21% ne ha dichiarato la scomparsa.


I trattamenti che portano ad una cura definitiva dell'emicrania come Atlantomed non vengono presi in considerazione dal rango medico, nonostante si abbiano numerose testimonianze che dimostrino la vera efficacia di questo metodo.

La medicina moderna ha più interesse che il paziente continui a rimanere un paziente piuttosto che trasformarsi in una persona guarita!

Per questa ragione, sarà molto difficile, che la medicina ufficiale informi i pazienti riguardo alla correzione dell'Atlante! Anche se con il riallineamento della prima vertebra è spesso possibile eliminare definitivamente i disturbi del paziente, molti medici sconsigliano il trattamento!

Per la medicina un paziente sano è un paziente perso! Di solito il trattamento non viene consigliato semplicemente perchè i medici non hanno familiarità con la correzione dell'Atlante o perchè appena sentono parlare di "trattamento cervicale", pensano subito alla manipolazione chiropratica e ai rischi connessi con questo tipo di pratiche, anche se Atlantomed non ha nulla a che vedere con le manipolazioni chiropratiche!

Quali sono i benefici del trattamento definitivo Atlantomed®:
  • niente spese per i farmaci
  • niente effetti collaterali;
  • efficacia comprovata;
  • trattamento unico senza dipendenza da medicine;
  • possibilità di liberasi una volta per tutte della cefalea e da altri dolori;


Quali sono gli effetti collaterali del trattamento definitivo Atlantomed®?

Contrariamente a quanto avviene nella terapia farmacologica, con la tecnica Atlantomed® non si deve temere alcun effetto collaterale negativo a lungo termine al di là delle reazioni di assestamento dopo il trattamento. Si tratta infatti di un metodo di riallineamento puramente meccanico che, grazie a un massaggio profondo eseguito con uno specifico apparecchio, riporta l'Atlante disallineato nella sua posizione corretta.

Questo genere di riallineamento dell'Atlante non comporta alcun rischio e tra l'altro, ha dimostrato di ottenere molto spesso un effetto permanente. Infatti, una volta che l'Atlante torna a stabilirsi nella corretta posizione, molto difficilmente tornerà nuovamente fuori posto, a meno che il soggetto non subisca un pesante influsso esterno, come nel caso di un colpo di frusta o di un trauma successivi al riallineamento.

Video-Testimonianza: 

Spariti i DOLORI MUSCOLARI, FIBROMIALGIA e diminuiti gli attacchi di EMICRANIA e MAL DI TESTA




Ulteriori informazioni?
https://atlantomed.eu/it/
Fonte
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