sabato 30 agosto 2014

Via al Muos in Sicilia, una luce lampeggiante ne indica il funzionamento- VIDEO

Tratto da infoagrigento.it

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Ci sono riusciti. Gli uomini della Guerra, quelli che “per amare la pace bisogna armare la pace”, sono finalmente riusciti ad accontentare gli americani. E così, attraverso una lucina lampeggiante, il Muos comunica all’esterno di essere già in funzione. Battezzato per migliorare tutti i collegamenti bellici della Marina Militare Statunitense, unico proprietario dell’intera base militare di Niscemi situata all’interno di una riserva naturale protetta (Sic), l’EcoMuostro sarà adesso punto di riferimento di quei droni fabbricati per andare ad esportare democrazia in Medio Oriente a suon di bombe. Lì, in quei posti tanto odiati dalla Fallaci, dove il terrorismo viene spesso finanziato per giustificare un imperialismo mascherato per “interventismo umanitario”.

Sono anni che i siciliani scendono in piazza per contrastare la realizzazione di uno strumento che va a minare sempre di più una sovranità già inesistente. La prova l’abbiamo avuta con il ricatto ricevuto (sempre che non sia stato un accorto inter partes Crocetta-Monti-Cancellieri) dal Ministero della Difesa nei confronti della Regione: risarcire gli Stati Uniti per il ritardo provocato agli stessi nel lancio del satellite Muos. Come a dire “curnuti e puru mazziati” o, come disse Fiorello, nessuno osi opporsi “quando di mezzo ci sono gli americani”. E così fù.
Luce gialla: si muove! Luce blu: trasmette!” e via al Muos. Un sistema già entrato in funzione che si aggiunge alle pericolose 46 antenne Nrtf-8 già presenti nella zona militare dal 1991, per la bellezza di una altissima frequenza che esporrà ancora di più i cervelli dei siciliani ai campi elettromagnetici prodotti dall’impianto. E nulla importa allo Stato Italiano se già diversi militari italiani hanno denunciato la contrazione di diverse malattie (tra cui leucemia, che vede vittime numerosi bambini del posto), perché il Muos s’ha da fare più del matrimonio di Renzo e Lucia. E indovinate sta volta chi hanno fatto per passare per i “bravi” di turno.
Altro fattore che si aggiunge alle testimonianze degli studi già effettuati da numerosi esperti in campo in merito ai pericoli per la salute umana e all’impatti per l’ambiente, è la presenza di idrocarburi pesanti (ben oltre il limite della legge) all’interno della falda acquifera di Contrada Polo, la stessa che rifornisce il comprensorio niscemese, situata proprio dove sono installate le 46 antenne della base. Un inquinamento che fece preoccupare gli americani in un comunicato dove gli stessi vietavano ai militari di “non bere l’acqua dai rubinetti” per la presenza di inaccettabili livelli di bromato, classificato come cancerogeno. Tutto questo è stato recentemente oggetto di interrogazione dello stesso deputato grillino, Ignazio Corrao, che chiese aiuto all’Europa per ottenere maggiore chiarezza. La stessa Europa, ahimè, che sostiene le politiche belliche dell’asse Usa- Israele e che non si pone scrupoli nel fornire armi al terrorismo iracheno “per sconfiggere altro terrorismo”, in nome di una pacifismo che non funziona.
Roberta Barone
Di seguito il video che mostra la LUCE LAMPEGGIANTE del Muos – Video messo a disposizione da Maurizio Giannetto



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