Ciò che è stato creato per curare, può uccidere? Secondo Peter Gøtzsche, professore di medicina e farmacologia clinica presso l’ Università di Copenaghen sì. E’ possibile, e i farmaci sono la terza causa di morte nel mondo. Nel mirino delle sue indagini ci sono le case farmaceutiche, responsabili secondo Gøtzsche di corrompere il sistema sanitario è nascondere la drammatica verità che i farmaci sono la terza causa di morte al mondo.
Ciò che ti salva la vita, ti uccide. Il farmaco. Già l’etimologia della parola sembra sostenere le tesi dell’esperto. Deriva dal greco PHARMAKON, termine utilizzato indistintamente per indicare sia una medicina che un veleno, e dunque ciò che ti salva ma anche ciò che ti uccide.
Gøtzsche, direttore del Nordic Cochrane Center, ha esposto le sue tesi nel libro Farmaci che uccidono e criminalità organizzata, riportato nelle linee principali da 20minutos.es.
Paragona le cause farmaceutiche ha un sistema di criminalità organizzata. Salute e capitalismo non vanno d’accordo. L’interesse per il benessere psico-fisico è sostituito dallalegge del profitto. L’industria farmaceutica ha l’obiettivo di generare maggiori ricavi, non guarire la gente.
Il Dott. Peter Gøtzsche non è nuovo ad aspre critiche verso il mondo della medicina. Fra le sue battaglie, troviamo in primo piano quella contro le mammografie eseguite sistematicamente dopo i 40 anni e che, secondo i suoi studi, sono la causa di due terzi dei casi di cancro al seno. Così come quella contro i farmaci antidepressivi, che “dovrebbero essere proibiti fra giovani e adolescenti” perché, invece che curare, “aumentano il tasso di suicidi dal 2 al 4,5% l’anno”.
Al momento l’industria farmaceutica è il terzo settore dell’economia dopo il traffico di armi e droga, con guadagni in media superiori del 500% rispetto agli altri settori.